Storia Il Sultanato Islamico del Brunei nasce alla fine del XIV secolo. Nei primi tre secoli il Sultanato fu una sorta di monarchia costituzionale: il potere legislativo era riservato esclusivamente al Consiglio dei Principi ed il Sultano aveva compiti principalmente esecutivi e religiosi. Il regno del Sultano Bolkiah (1485-1521) fu il periodo dove le attività commerciali del paese raggiunsero l’apice facendo diventare il sultanato un importante snodo tra Cina, India e Paesi europei. Il XVI secolo fu contrassegnato da un processo di vantaggiosi scambi e connessioni con Portoghesi e Britannici, i quali divennero i più importanti partner commerciali del Paese. I rapporti con gli Spagnoli furono invece pessimi ed il sultanato combatté a lungo per l’egemonia sulle Filippine che perse alla fine del XVI secolo. Il Sultanato del Brunei si trasformò nel XVII secolo in senso assolutistico, ampliando l’impronta religiosa islamica del paese. Nel XVIII secolo vennero stabiliti patti importanti coi Britannici, scegliendo la loro protezione che lascerà un’impronta fondamentale nel paese. Durante la seconda guerra mondiale, il Brunei fu occupato dai Giapponesi (1941-45) ma il Sultano rifiutò l’ingerenza nipponica rimanendo fedele ai Britannici i quali cacciarono gli stessi giapponesi nel 1945, ripristinando il proprio Protettorato. Nel 1962 ci fu un tentativo, vano, di instaurare una monarchia costituzionale attraverso elezioni parlamentari ma la maggioranza della popolazione optò a favore la monarchia assoluta. Negli anni '60 il paese si rifiutò di entrare a far parte della Federazione di Malesia, mantenendo il Protettorato autonomo. Nel 1984 l’attuale Sultano del Brunei sancisce l’indipendenza dello stato nell'ambito dell'Impero britannico. Durante il suo regno si è assistito ad una modernizzazione della struttura della monarchia religiosa assoluta trasformandola via via verso un organo amministrativo centralizzato. go back