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Settori produttivi e infrastrutture
Agricoltura
Benché il Governo abbia dedicato ampi sforzi economici per affermare l’agricoltura tra le possibili attività di reddito, il settore contribuisce alla produzione nazionale per meno del 3% e il Paese è obbligato ad importare l’80% del proprio fabbisogno alimentare. Le produzioni al limite dell’autosufficienza sono quelle di frutta tropicale e di vegetali, uova e pollame, mentre si sta tentando di incrementare la produzione di riso almeno per coprire dall’anno 2000 il 7% della domanda interna. Poiché la maggior parte della ricchezza del Paese si basa sull’estrazione e produzione del petrolio, le risorse forestali sono state utilizzate in minima parte. Ciò spiega perché l’80% del Paese è ancora coperto da foreste di cui il 60% di tipo primario. L'esteso patrimonio forestale è stato tuttavia danneggiato dai vasti incendi scoppiati in Borneo tra il 1997 ed il 1998, tanto da indurre il governo del Brunei ad inserire la pena di morte per il reato di incendio. Per quanto concerne la pesca infine, essa occupa un ruolo importante nell’economia del Brunei. Nei primi anni ’90 il consumo di prodotti ittici ha registrato un significativo incremento che ha registrato nel 1996 un aumento produttivo di 1.200 milioni di tonnellate di pesce e di 350 milioni di gamberi pari ad un volume di affari di 8,3 milioni di Br$. La produzione era destinata ad aumentare di oltre 3 milioni di Br$ già entro il 2000: a tale scopo è stata avviata la costruzione di numerosi complessi ittici presso Muala e Kuala Belait, così come è stata incrementata l’acquacoltura in acqua dolce e salata.
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