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Settori produttivi e infrastrutture

Infrastrutture


La lunghezza totale del sistema stradale in Brunei nella prima metà degli anni '90 era pari a 2.457 chilometri, mentre il numero dei veicoli ammontava a 160.469 di cui 133.973 privati. Dal 1995 lo sviluppo delle infrastrutture ha coinvolto principalmente la rete viaria introducendo anche i semafori. I 135 Km che congiungono Muara, sulla costa a Kuala Belait sono stati raddoppiati così come l’autostrada che unisce la capitale alla costa. Nel 7° Piano di Sviluppo sono stati riservati alla sola ricostruzione stradale circa 700 milioni di Br$ che serviranno anche a risolvere i problemi di congestione del traffico; già nel 1996 sono state avviate parziali soluzioni al problema quali lo spostamento degli uffici pubblici dalla città alla periferia e la costruzione di un parcheggio sotterraneo al centro della città. Le politiche di aumento della tassazione sull’importazione di autoveicoli hanno invece causato serie conseguenze al problema del traffico, in quanto hanno incrementato la circolazione di veicoli di seconda mano e aumentato gli squilibri nel già inefficiente settore dei trasporti pubblici. Se il sistema di trasporto stradale pertanto rimane ancora molto arretrato, quello fluviale di complessivi 209 km è assai utilizzato e conserva una discreta importanza benché i fiumi realmente navigabili siano soltanto il Brunei Belait ed il Tutong, e da imbarcazioni di piccola e media stazza. Un traghetto giornaliero presta servizio tra la capitale, Labuan e Sabah. Il porto principale è a Muara a 27 Km dalla capitale, in cui nel 1994 sono state scaricate merci per un volume pari a 1,8 milioni di tonnellate di cui il 50% circa proveniente da Singapore. Il porto è dotato di magazzini, containers frigoriferi e silos per cemento. Vi è altresì una zona di libera importazione per le merci destinate a Singapore, Malesia, Hong Kong, Thailandia, Taiwan, Filippine ed Indonesia.
Per ciò che riguarda il trasporto aereo, l’unico aeroporto internazionale è quello della capitale. Il servizio è offerto dalla Compagnia Royal Brunei Airlines (RBA) che unisce il Paese con tutti gli altri Asean nonché con il Medio Oriente islamico. La compagnia ha trasportato 927.000 passeggeri tra il ‘95 ed il ‘96 e prevede di estendere il servizio ad 1 milione di passeggeri per il 2003. La RBA ha altresì aumentato di 13mKG il volume di merce trasportata passando da 20 mKG del 1995-96 a 33mKG del periodo 1996-97.Gli scali in Europa sono limitati a Zurigo, Francoforte e Londra, ma si prevede di attivarne altri a Parigi e poi negli USA. La seconda Compagnia del Paese è di proprietà del Sultano che possiede 8 velivoli includendo 1 Boeing 747.
Jababatan Telekom Brunei (Dipartimento di Telecomunicazioni del Brunei) è il maggior fornitore dei servizi di telecomunicazione nel Paese, mentre la Compagnia privata la DSTCom offre il servizio di telefonia cellulare mobile. Nel Settimo piano di Sviluppo sono destinati al settore circa 400 milioni di Br$ che dovranno servire allo sviluppo delle infrastrutture necessarie per la creazione dell’autostrada dell’informazione, il cui progetto sarà gestito dal Ministero delle Comunicazioni. Il Brunei è comunque un Paese tecnologicamente avanzato potendo contare sul sistema di cavi sottomarini a fibre ottiche per i collegamenti con gli altri Paesi dell’ASEAN e sul satellite attraverso Telisai. Le antenne satellitari fino al 1994 erano autorizzate soltanto per gli uffici pubblici e le rappresentanze diplomatiche: successivamente sono state rese disponibili anche all’utenza privata dietro pagamento di una tassa di 2000 Br$. Nel 1996 la riduzione della tassa a 25 Br$ ha ovviamente scatenato un rapidissimo aumento della domanda di antenne satellitari. Per quanto concerne il sistema televisivo, il Sultano prevede di introdurre un Brodcasting Act che permetterà l’uso di nuove tecnologie purché si preservi il Paese dall’entrata di insegnamenti e modelli che possano negativamente influenzare la cultura islamica: il Paese si avvarrà dell’assistenza tecnica di Singapore per effettuare i necessari adattamenti tecnologici.

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